La terapia farmacologica per contrastare un disturbo sessuale maschile come l’eiaculazione precoce è oggetto di numerosi dibattiti in quanto considerata da alcuni medici controproducente e dannosa.
Infatti, sebbene siano state verificate le reali utilità di queste cure a base di farmaci specifici, sembra che alcuni specialisti non siano d’accordo nell’uso delle terapie farmacologiche per combattere questa disfunzione, in quanto le controindicazioni ed i possibili danni superano i benefìci.
In ogni caso, è molto importante non generalizzare perché l’eiaculazione precoce è un disturbo che può colpire diversi tipi di uomo, di ogni età ed estrazione sociale, per motivazioni molto differenti tra loro, molte delle quali vanno valutate solo attraverso specifici esami medici e valutazioni cliniche che stabiliscono, caso per caso, se effettivamente sia necessario agire attraverso una terapia farmacologica oppure no.
Ad esempio, vi sono situazioni in cui il medico, prima di procedere all’uso dei farmaci per contrastare l’eiaculazione precoce, indichi come possibile terapia d’urto la circoncisione, pratica peraltro molto utile ed indicata quando il problema della precocità eiaculatoria sia da imputarsi all’ipersensibilità del glande.
La terapia farmacologica è comunque uno strumento che in molti casi può rivelarsi utile perché, in base alle statistiche provenienti da specifici studi e ricerche, aiuta in moltissimi casi a superare il disturbo o quantomeno ad affrontarne le conseguenze.
Ma vediamo nello specifico di quali farmaci si parla e quali sarebbero le motivazioni che spingono gli specialisti a considerarli utili nel trattamento dell’eiaculazione precoce.
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Deficit di serotonina alla base dell’eiaculazione precoce
Secondo gli specialisti, uno dei motivi alla base del fenomeno dell’orgasmo anticipato è il deficit di serotonina nei pazienti colpiti da questo disturbo sessuale: questo neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale è un canale di comunicazione con il cervello. La serotonina è quell’ormone responsabile di comunicare al cervello alcune sensazioni fisiche e psicologiche come il senso di sazietà, l’appetito, il dolore, il sonno, e molte altre ancora come il desiderio sessuale.
Laddove il paziente soffra di deficit di serotonina, gli equilibri – quello sessuale, psicologico e naturalmente anche quello fisico – vengono meno e si possono verificare problemi come la depressione, le variazioni d’umore, il senso di ansia e la tensione apparentemente inspiegabili. A questo deficit, secondo la maggior parte degli studiosi, vanno associati anche alcuni disturbi sessuali come la precocità eiaculatoria e le difficoltà di erezione.
È chiaro che sopperire a questo deficit potrebbe essere di aiuto anche nel riallineamento di questi equilibri e potrebbe aiutare a contrastare il problema dell’orgasmo anticipato: un farmaco che interagisce sulla serotonina restituendo il giusto apporto all’organismo, secondo gli scienziati favorevoli alle terapie farmacologiche contro l’eiaculazione precoce, può restituire all’uomo quel senso di prestanza fisica e sessuale che il disturbo gli ha violentemente rubato. Ecco perché secondo alcuni medici è importante, per affrontare al meglio il disturbo eiaculatorio precoce, assumere farmaci a base di serotonina, in primis gli antidepressivi appartenenti alla categoria SSRI, farmaci in cui uno degli effetti collaterali viene sfruttato come terapia d’urto contro l’eiaculazione precoce.
Analizziamo attentamente il procedimento di azione di questi farmaci, che causa disaccordi tra gli esperti del settore medico: da una parte ci sono i dottori che sostengono e consigliano l’utilizzo di terapie antidepressive per combattere la disfunzione erettile, mentre dall’altra ci sono coloro che considerano inutile e rischioso affidarsi a tali trattamenti perché “non ne vale la pena”. Gli antidepressivi, infatti, sono veri e propri medicamenti che possono causare dipendenza e una serie di effetti indesiderati.”
I farmaci a base di serotonina
I farmaci più comuni a base di serotonina sono la paroxetina, la fluoxetina, la clomipramina (uno dei più potenti, generalmente indicato quando le altre terapie si sono rivelate fallimentari) e la sertralina: la somministrazione di questi farmaci e le dosi in cui essi vanno assunti sono a completa discrezione del medico specializzato, il quale, in base alla gravità del problema, dovrà stabilire il periodo di cura – in genere non minore a sei mesi – e modificare la posologia secondo specifiche valutazioni. Bisogna comunque dire che, per tutti questi farmaci, in genere i primi effetti benefici non si notano se non prima di 10 giorni dall’inizio della terapia: è comunque opportuno confidare al medico tutti i cambiamenti umorali e fisici che si notano con l’uso del farmaco.
Come è noto, lo scopo principale dei farmaci antidepressivi è quello di combattere l’ansia e la tensione, ma anche lo stress e la depressione che in molti casi sono alla base dell’eiaculazione precoce, ed in questo modo, permettendo un maggiore autocontrollo ed un potenziamento dell’autostima, favoriscono il miglioramento del rapporto con la partner. Quando si parla di miglioramento del rapporto, ci si riferisce sia al rapporto sentimentale – maggiori possibilità di apertura al dialogo, con conseguenze sorprendenti sul lato fisico – sia al rapporto sessuale, che in questo modo potrà essere favorito da una maggiore lucidità e consapevolezza.
Effetti collaterali dei farmaci
Questi farmaci hanno però degli effetti collaterali, più o meno gravi, che vanno monitorati ed in caso comunicati al medico di fiducia, che stabilirà una minore posologia o il cambiamento del trattamento in funzione della loro gravità. Ricordiamo, tra i vari effetti indesiderati, la nausea, la sonnolenza, l’insonnia o la secchezza delle fauci.
Farmaci vasoattivi per contrastare l’eiaculazione precoce
Altri farmaci considerati utili per contrastare sono i vasoattivi – come il Viagra – ma anche gli anestetici ad uso topico e i profilattici ritardanti: i primi sono consigliati solo a pazienti che lamentano gravi deficit di erezione e gravi precocità eiaculatorie e nei pazienti in cui la somministrazione dei classici farmaci antidepressivi non abbia ottenuto alcun effetto; i secondi possono essere controindicati anche perché in qualche caso provocano desensibilizzazione anche alla donna, ed oltre a non essere del tutto privi di effetti collaterali, spesso sono utili solo nel caso di pazienti che soffrono di ipersensibilità al glande; i preservativi ritardanti possono invece considerarsi utili in molti casi, ma non risolvono il problema alla radice.
Tra i rimedi naturali, invece, si possono ricordare i rimedi omeopatici e fitoterapici, come l’uso di valeriana, tiglio e passiflora: è comunque importante ricordare che questi rimedi sono più indicati nel caso in cui l’eiaculazione precoce sia di lieve entità, e molto meno quando invece il problema è abbastanza radicato nel tempo. Un aiuto preventivo può venire invece dall’alimentazione: mangiare cibi sani, ricchi di sostanze nutritive, come i bioflavonoidi contenuti nel pompelmo, nell’uva o nel limone, può rappresentare in qualche caso un validissimo approccio preventivo.
E’ anche possibile utilizzare tecniche naturali ed esercizi da abbinare alle eventuali terapie farmacologiche. A questa pagina puoi scoprire un effettivo piano d’azione per migliorare i tempi di eiaculazione.