Un problema sessuale come l’eiaculazione precoce va trattato con delicatezza ma anche con determinazione.
Infatti, quando si soffre di eiaculazione precoce si tende a sottovalutare questo disturbo sessuale senza sapere che parlarne con un medico potrebbe essere il primo passo verso una guarigione veloce quanto definitiva da questa disfunzione sessuale di cui soffre una grande fetta della popolazione maschile.
Per quanto se ne parli poco, in effetti l’eiaculazione precoce è un disturbo molto comune tra gli uomini, un problema che sempre più spesso viene sottovalutato per vergogna o per paura, evitando di parlarne con qualcuno e in questo modo non avendo l’opportunità di migliorare il proprio rapporto con il sesso.
A questo proposito, è bene invece sapere che con una cura adeguata e con una diagnosi specifica e mirata, la prognosi dell’eiaculazione precoce è quasi sempre positiva e si può eliminare definitivamente questo disturbo avendo l’opportunità di vivere il proprio rapporto con il sesso nella maniera più serena possibile.
Uno degli elementi che spesso induce in un paziente l’insorgenza dell’eiaculazione precoce è lo stato depressivo.
Problemi psicologici e depressione, ansia e stress possono essere letali in un rapporto di coppia e per questo motivo è fondamentale riconoscere il problema e provvedere ad una cura specifica.
Inoltre, alcuni studi scientifici hanno sottolineato l’importanza dei deficit neurotrasmettitoriali, come ad esempio la serotonina, come una delle causa principali di questo disturbo.
Risulta quindi importante trattare la precocità eiaculatoria attraverso la somministrazione di farmaci che hanno lo scopo di correggere questi meccanismi e, quindi, di prolungare la durata del rapporto sessuale.
Uno tra questi è il farmaco Anafranil, un antidepressivo triciclico il cui principio attivo è la clomipramina.
Questo farmaco viene spesso prescritto a persone che soffrono di diversi disturbi emotivi, come disturbi ossessivo-compulsivi, ansia, dolore cronico e preoccupazioni di varia natura. Inoltre, può risultare altrettanto efficace nel trattare problemi sessuali maschili. Tuttavia, l’Anafranil solitamente non è la prima scelta di terapia per pazienti con eiaculazione precoce, a causa della forte potenza del suo principio attivo, la clomipramina, che può causare effetti collaterali rilevanti.
Tra questi, ricordiamo effetti indesiderati come:
- effetti colinergici (insonnia, sudorazione eccessiva, stipsi, secchezza delle fauci);
- effetti neurologici (tremori, cefalee, parestesie, debolezze muscolari, mioclono, delirio, disturbi della parola);
- effetti cardiovascolari (tachicardia, palpitazioni, aumento della pressione sanguigna);
- effetti gastrointestinali come vomito, diarrea e nausea;
- effetti ematologici (leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia);
- effetti psichiatrici (confusione mentale, aumento dell’appetito, sonnolenza, insonnia, mania, aggressività).
Quando usare l’Anafranil?
L’Anafranil viene pertanto consigliato e prescritto solo in casi specifici, quando il paziente ha già testato (senza alcun esito favorevole) un farmaco SSRI, ovvero un farmaco inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina.
Se al paziente è stato già prescritto un farmaco SSRI, che dopo alcune settimane non ha portato alcun beneficio, la soluzione è appunto quella di somministrare l’Anafranil, che ha effetti molto più potenti sul sistema nervoso e sulla durata del rapporto sessuale.
Questo farmaco andrebbe preso inizialmente con un dosaggio molto basso, per poi eventualmente aumentare nel caso di insuccesso iniziale, e andrebbe assunto circa 3 o 4 ore prima del rapporto sessuale.
Alla terapia farmacologica è possibile anche abbinare delle terapie alternative improntate sull’aspetto psicologico del soggetto. Se ne parla aprofonditamente nei manuali presentati qui.