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L’eiaculazione ritardata

eiaculazione ritardataDisfunzione sessuale maschile molto diffusa ma di cui si parla ancora troppo poco, l’eiaculazione ritardata è l’esatto opposto dell’eiaculazione precoce: mentre la seconda consiste nell’incapacità di avere un rapporto sessuale di una durata media (l’uomo tende a raggiungere l’orgasmo molto velocemente, con una velocità pari al grado del disturbo), l’eiaculazione ritardata consiste nell’incapacità totale o parziale dell’uomo di raggiungere l’orgasmo.

Talvolta, infatti, l’uomo che soffre di questa disfunzione non riesce a raggiungere l’apice del piacere, mentre altre volte egli ha una grande difficoltà nell’eiaculare riuscendoci solo dopo molto tempo dall’inizio del rapporto, nonostante vi sia una normale stimolazione sessuale ed una sufficiente eccitazione.

Perciò, a differenza di quanto avviene per l’uomo che soffre di eiaculazione precoce, chi soffre di eiaculazione ritardata deve affrontare il problema di non riuscire a terminare il rapporto sessuale con l’eiaculazione: ciò rappresenta un problema, non solo per l’uomo che soffre di questo disturbo, ma anche per la partner, che spesso si chiede se la mancata o la ritardata eiaculazione possa derivare da uno stimolo sessuale scorretto oppure da problematiche di coppia (la più comune domanda che una donna si pone in casi come questo è “non mi ama abbastanza?”. Immaginiamo cosa possa scatenare un dubbio del genere).

Ovviamente questo significa che il problema si ripercuote sulla coppia, sia a livello psicologico che a livello fisico: un uomo che non riesce a raggiungere l’orgasmo si sente un uomo a metà, perché oltre a non provare il culmine del piacere, sente di non riuscire a soddisfare la sua compagna.

L’eiaculazione ritardata è una disfunzione sessuale maschile molto più comune di quanto non si possa immaginare, e si presenta con un ritardo parecchio consistente della durata del rapporto, che se in media dura circa 7 minuti, quando si soffre di questa disfunzione può addirittura raggiungere 45 minuti.

In molti casi, poi, non riuscendo ad eiaculare, l’uomo si sente insoddisfatto e tende ad abbandonare il rapporto a metà: inoltre, la penetrazione continua, senza il culmine del piacere, può diventare dolorosa sia per l’uomo che per la donna, ed anche per questo motivo si rischia di perdere l’eccitazione abbandonando l’idea di proseguire il rapporto sessuale.

Le cause dell’eiaculazione ritardata possono essere diverse: vi sono motivazioni di tipo psicologico, interno o esterno alla coppia, oppure di tipo fisiologico. Inoltre, questo disturbo può presentarsi anche dopo un periodo di rapporti sessuali soddisfacenti, oppure può essere un disturbo sperimentato sin dalle prime esperienze sessuali: nel primo caso si parla di eiaculazione ritardata acquisita, mentre nel secondo caso l’eiaculazione si dice cronica.

Esiste poi un altro metodo di categorizzazione del disturbo, che è sperimentato in base alle modalità con cui esso si presenta in funzione del partner: se l’uomo ha problemi di eiaculazione ritardata con tutti i partner sessuali, si parla di eiaculazione generalizzata; se, al contrario, il disturbo si presenta con un partner in particolare, l’eiaculazione ritardata si dice specifica.

Le cause dell’eiaculazione ritardata


Come precedentemente citato, ci sono diverse motivazioni, sia emotive che fisiche, che richiedono un’attenta analisi per trovare la soluzione appropriata alla disfunzione sessuale. Nel caso in cui un individuo raggiunga il picco del piacere attraverso l’auto-stimolazione, ma non riesca ad eiaculare durante il rapporto intimo, è probabile che la radice del problema sia di natura psicologica. Invece, se la difficoltà nell’eiaculare si presenta anche durante l’autoerotismo, allora la causa del disturbo potrebbe essere di tipo fisico o fisiologico.

Nel caso in cui l’uomo riesca a raggiungere l’orgasmo con la masturbazione ma non con il rapporto sessuale, può essere indicato rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta che possa indicare un percorso terapeutico individuale o di coppia per superare questo disturbo.

In moltissimi casi, la ‘colpa’ può essere demandata ad una educazione sessuale troppo rigida: una madre troppo presente, quasi asfissiante, rappresenta una figura ridondante nella vita di un uomo, che inconsapevolmente può essere vittima di un’educazione rigida in cui il sesso è visto come qualcosa di sporco, e non riuscire ad eiaculare.

In questo caso, è molto frequente che, in maniera del tutto inconsapevole, l’uomo si comporti in maniera eccessivamente controllata anche nel rapporto con la partner, senza riuscire ad abbandonarsi al piacere sessuale, finendo con il non riuscire a concedersi anche a causa della rabbia repressa.

Omosessualità latente, crisi di identità sessuale, abusi sessuali nell’infanzia, ed un eccessivo servilismo verso il partner, possono essere altre delle cause di questo disturbo: è, in ogni caso, importante affidarsi, senza vergogna e senza timore, ad un esperto in grado di aiutare l’uomo a comprendere le cause inconsce del suo disturbo e superarlo.

Se, invece, la causa è fisiologica, è importante rivolgersi ad un andrologo o ad un urologo, per individuare eventuali problemi all’apparato urogenitale, o altri disturbi più gravi: questo può essere il caso di chi non riesce a raggiungere l’orgasmo nemmeno con la masturbazione, e può essere indice della presenza di problemi gravi, come lesioni spinali o disturbi di altro tipo.

Se da un lato, poi, è vero che il ritardo nel raggiungimento del piacere è considerato un elemento di popolarità tra i giovani (perché si ritiene che l’eiaculazione ritardata sia sintomo di far durare il rapporto più a lungo e con maggiore piacere), d’altra parte l’aneiaculazione diventa un problema quando si ha una relazione stabile.

Infatti, come abbiamo anticipato, il disturbo non si riflette solo sul lato fisico della coppia, ma anche sulla relazione in generale: la partner potrebbe provare frustrazione e senso di colpa nell’assistere all’incapacità del partner di raggiungere l’orgasmo, e queste sensazioni, se non correttamente affrontate, possono dare luogo ad un senso di inadeguatezza e bassa autostima anche nell’uomo che inizia a chiedersi quali siano le reali motivazioni del disturbo.

A causa dell’eiaculazione ritardata, molti uomini attraversano anche dei periodi di confusione e di dubbi sulla propria identità sessuale. Ma non solo. Se il disturbo non viene affrontato correttamente, si possono innescare altri problemi sia sessuali che psicologici, come impotenza, ansia, disfunzioni, in qualche caso provocando anche l’astensione dal sesso.

Il problema è anche che la maggior parte degli uomini che soffrono di questo disturbo e delle varie disfunzioni sessuali, tendono a mascherare la situazione fin quando è loro possibile: queste persone, catturate dal loro senso di inadeguatezza e di frustrazione, non si confidano con nessuno, alimentando dubbi e perplessità anche nel partner che non capisce fino a che punto possa essere la sua ‘colpa’.

Secondo alcuni dati recenti, la maggior parte degli uomini che decide di rivolgersi ad uno specialista per risolvere la sua disfunzione, lo fa in seguito ad un divorzio, ad una separazione, oppure quando, messo alle strette, si rende conto di non essere in grado di concepire.

Poiché è la terza più diffusa disfunzione sessuale maschile, su questo tema vi sono pochi studi, e ciò può innescare ancora di più la reticenza dell’uomo che ne soffre a chiedere informazioni o rivolgersi ad uno specialista. In ogni caso, però, parlarne con il partner e confidare il proprio problema ad un medico rappresentano il primo passo per superare il problema.

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