Considerata come uno dei più frequenti disturbi sessuali maschili insieme alle disfunzioni erettili ed all’impotenza, l’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che può derivare da diverse cause, fisiche e/o psicologiche, e che va trattata a seconda delle motivazioni che l’hanno scatenata ed a seconda della sua classificazione.
Se è vero che l’eiaculazione precoce è un disturbo così comune, è anche vero che ad oggi non vi sono moltissime terapie dedicate solo al trattamento di questo disturbo.
Tuttavia, ad oggi l’eiaculazione precoce fa sicuramente meno paura rispetto a qualche anno fa: non solo grazie ad una maggiore e sempre più costante sensibilizzazione verso questo disturbo, di cui molti uomini hanno imparato a non vergognarsi, ma anche grazie alla ricerca scientifica che sta dando moltissimi risultati in fatto di studi e ricerche sulle terapie contro l’eiaculazione precoce.
Accanto alle terapie tradizionali si fanno spazio le terapie alternative, come la medicina naturale, la fitoterapia, l’omeopatia, ed una sempre maggiore attenzione è rivolta verso le nuove ricerche scientifiche che sembrano sempre più promettenti e sempre più concentrate nella risoluzione di questo problema.
Uno studio “pilota”, condotto in via sperimentale, della University Hospital Case Medical Center di Cleveland, ha progettato negli ultimi anni un rimedio che sembrerebbe rivelarsi interessante contro l’eiaculazione precoce ed anche molto innovativo.
Gli esperti del settore promettono, infatti, che la terapia in oggetto è molto diversa dalle canoniche terapie utilizzate per contrastare questo disturbo, perché non è a lungo termine e non ha alcun effetto collaterale.
Una indagine, condotta circa nel 2010 e avviata con i primi test nel 2011 su un gruppo di partecipanti volontari, ha evidenziato che la tecnica per combattere la disfunzione erettile mediante la “terapia termica” costituisce un’opportunità promettente. Questo metodo si basa su un trattamento locale di radiofrequenza che mira a temporaneamente diminuire le sensazioni inviate dal nervo dorsale del pene al sistema nervoso.
La procedura consiste quindi nell’inserimento di un elettrodo all’altezza del nervo dorsale del pene, con l’obiettivo di contrastare l’eiaculazione precoce con l’immissione di onde radio intermittenti.
Si tratta quindi di una procedura temporanea in quanto gli effetti di questo trattamento – effettuato in genere in anestesia locale – non sono duraturi nel tempo.
Nessun effetto collaterale, quindi, ma neanche una rivoluzione vera e propria in fatto di eiaculazione precoce.
La terapia del calore ha tuttavia il vantaggio di non essere una terapia invasiva come quella farmacologica, che nel tempo è stata considerata pericolosa soprattutto per via degli effetti collaterali collegati ai farmaci utilizzati ed alla dipendenza associata alla loro assunzione.
Parlando di altre terapia non invasive possiamo segnalare le tecniche fisiche e psico-fisiche esposte nei manuali presentati qui. Dagli un’occhiata!