Il ruolo che il sesso ha nella società di oggi è un po’ diverso rispetto al ruolo che aveva diversi secoli fa: oggi, si fa molta più attenzione alla sfera sessuale di un individuo, perché i problemi sessuali, le disfunzioni sessuali (come ad esempio l’eiaculazione precoce nell’uomo ed il vaginismo nella donna), e i disturbi dell’eccitazione vengono affrontati da esperti, specialisti nel settore, che possono aiutare chi ne soffre a superare il problema.
Il sesso è tuttavia ancora oggi una sfera delicata, di cui si parla ancora troppo poco: soprattutto, si parla poco di problemi sessuali, alimentando in chi ne soffre l’idea che un disturbo come l’eiaculazione precoce sia qualcosa di cui vergognarsi, o che dalle capacità eiaculatorie di un uomo dipenda la sua virilità.
Chi soffre di disturbi dell’eccitazione tende a tenere nascosto il problema, perché teme un giudizio da parte della partner: una vita sessuale di coppia non soddisfacente, però, in cui l’uomo eiacula troppo velocemente, è comunque un campanello d’allarme, un segnale che va ascoltato e di cui bisogna parlare, perché solo con il dialogo e l’apertura mentale si può risolvere il problema.
Ma, visto che l’eiaculazione precoce è vista come un disturbo, una disfunzione sessuale, è molto importante capire in che modo ed entro quali limiti essa incide nel rapporto sessuale e nella relazione: quando un uomo raggiunge l’orgasmo troppo presto, se questa situazione si presenta ad ogni rapporto, la coppia inizia inevitabilmente a risentirne.
Inizialmente, l’essere umano potrebbe provare un senso di insoddisfazione e mancanza di piacere, attribuendo a se stesso la colpa per non essere in grado di raggiungere rapidamente la massima felicità. Allo stesso tempo, anche la donna potrebbe sperimentare frustrazione nel non poter godere appieno di una relazione intima soddisfacente con il suo partner.
Ciò può accadere se la coppia non è stabile o sta attraversando un periodo difficile, portando entrambi i compagni a prendere le distanze e a discutere sempre meno della situazione, o addirittura a innescare inavvertitamente una serie di eventi che possono ulteriormente mettere a rischio l’equilibrio già precario.
Addirittura, un uomo che non riesce a dare appagamento alla partner, può decidere di chiudersi a riccio, ed oltre a non parlare del suo problema con nessuno, rifiuta il rapporto sessuale.
Ma il sesso è una parte molto importante del rapporto di coppia: essere felici ed appagati sotto le lenzuola significa alimentare la complicità ed il dialogo di coppia, tutte situazioni che, se vengono a mancare, possono ritorcersi anche sulla quotidianità.
Oltre all’eiaculazione precoce, c’è anche un altro disturbo sessuale che deve essere considerato: siamo parlando del disturbo dell’eccitazione, che riguarda quella fetta di persone che non riescono ad avere alcuna reazione erotica, anche nonostante la stimolazione degli organi sessuali.
Questo disturbo può colpire uomini e donne, ed avere cause differenti, oltre che presentarsi in diverse modalità: nell’uomo, la mancanza di eccitazione o il calo della stessa avviene quando egli non raggiunge un livello di erezione che gli consenta la penetrazione (e quindi il rapporto sessuale); nella donna, invece, la mancanza di eccitazione si esprime con una scarsa lubrificazione della vagina.
In presenza di scarsa lubrificazione delle pareti vaginali, la donna non riesce a sostenere un amplesso, perché proverebbe dolore; l’uomo, senza una adeguata erezione, non potrebbe penetrare la donna.
Disturbi di questo genere, secondo alcune ricerche americane, si presentano soprattutto in età compresa tra i diciotto ed i sessant’anni: secondo questi dati, a soffrirne sarebbero il 16% degli uomini ed il 33% delle donne.
I disturbi dell’eccitazione possono essere provocati da diverse cause, sia organiche e patologiche, sia farmacologiche, sia psicologiche: alcune patologie possono inibire l’eccitazione, così come l’assunzione di alcuni medicinali o sostanze, tra cui droga ed alcool.
Nella maggior parte dei casi, però, è psicologica la causa dei disturbi dell’eccitazione: un periodo di stress a lavoro, problemi familiari, ma soprattutto ansia, depressione, paura di non essere all’altezza, possono inibire l’eccitazione sessuale, creando problemi nella coppia.
Se il disturbo avviene per un periodo limitato, non è detto che ci si debba preoccupare: può capitare a tutti, per via dello stress, dei problemi di lavoro, di un esame importante, di non riuscire ad avere ‘la testa’ per vivere con serenità il rapporto sessuale. Non è il caso di allarmarsi se qualche volta non ci sentiamo propensi ad avere un rapporto, oppure se ci sentiamo stanchi e non abbiamo voglia di fare l’amore.
Il problema, però, va indagato se si presentano le seguenti circostanze:
- Scarsa eccitazione con il proprio partner ma non in altri contesti: se il nostro partner non ci da le stesse emozioni di un tempo, potrebbe essere un campanello d’allarme importante sulla nostra relazione. Se vogliamo salvare la coppia, possiamo rivolgerci ad un terapeuta; in alcuni casi, però, bisogna accettare il fatto che l’amore è terminato.
- Presenza di altri sintomi, come stanchezza, ansia, disturbi della psiche: significa che la situazione va indagata a livello psicologico, magari con l’aiuto di un bravo terapeuta che ci aiuti a trovare la chiave per risolvere il problema.
- Problemi di salute: per esempio, delle analisi sballate, possono essere la spiegazione naturale del disturbo dell’eccitazione.
Come abbiamo visto, sono tante le cause che possono determinare un’assenza di eccitazione o un calo del desiderio: è molto importante non farsi prendere dall’ansia se ciò succede solo qualche volta, o se è un disturbo temporaneo, ma bisogna sempre rivolgersi al proprio medico se il disturbo ha una durata considerevole.
Da ultimo, non dimentichiamo che dopo tanti anni insieme, è inevitabile che la fase dell’innamoramento, caratterizzata da entusiasmo e passione, abbia un calo: se ciò accade, non significa necessariamente che qualcosa non va nella coppia, ma è comunque importante cercare di riaccendere la fiamma della passione, coinvolgendo il partner in nuove avventure di coppia, magari anche riscoprendo il piacere di fare l’amore anche attraverso nuove fantasie.