I metodi oggi conosciuti per contrastare diversi disordini e disturbi sessuali consistono nell’approccio di terapie specifiche, che possono in alcuni casi essere combinate attraverso un approccio multidisciplinare: esso si rivela fondamentale quando il problema sessuale è di origine fisica e psicologica insieme, ed è quindi importante che la corretta cura sia adottata sulla base di valutazioni specializzate e mirate a risolvere definitivamente il problema.
In molti casi, i disordini sessuali possono essere curati anche con il supporto di una terapia riabilitativa volta a rieducare il piano perineale: questo tipo di terapia – che spesso viene utilizzata anche per curare altri disturbi fisici, sia femminili che maschili – è una metodica non invasiva che permette di trattare efficacemente disturbi di origine ginecologica, uro-ginecologica o inerenti al tema della sessuologia. In quest’ultimo settore vanno inseriti anche i disturbi maschili più comuni, come le disfunzioni erettili e la precocità eiaculatoria, che rappresentano in assoluto i disordini sessuali più frequenti nella popolazione maschile.
Per combattere l’eiaculazione precoce abbiamo diverse armi molto efficaci che possono essere impiegate da sole o combinate tra esse: una tra queste è la fisiochinesiterapia del piano perineale, che ha il compito di rieducare i muscoli pelvici del paziente, favorendo un maggiore controllo di essi e determinando così una reale efficacia nella riuscita del controllo eiaculatorio. Poiché l’eiaculazione precoce è un disturbo che si traduce in uno scarso (o nullo) controllo dell’orgasmo – che è anticipato rispetto ai tempi considerati normali – la riabilitazione di questi muscoli dovrebbe contrastare il fenomeno aiutando il paziente a focalizzare su di essi la sua attenzione.
I muscoli considerati fondamentali per la risposta sessuale sono in particolare quelli bulbo-spongiosi e bulbo-cavernosi: la fisiochinesiterapia è basata sull’utilizzo di esercizi non invasivi, volti in particolare al rinforzo della muscolatura, e che prevedono tre fasi specifiche, ovvero la presa di coscienza, il rinforzo e l’automatizzazione.
Le fasi della fisiochinesiterapia
Nella prima fase della fisiochinesiterapia (presa di coscienza) il paziente viene aiutato a prendere consapevolezza del proprio corpo, dei suoi movimenti e delle sue risposte: particolarmente efficaci sono i cosiddetti esercizi di Kegel, che coinvolgono il pavimento pelvico ed i muscoli pubo-coccigei, sui quali il paziente effettua una rifocalizzazione della sua attenzione. Questi muscoli vengono allenati anche per contrastare i fenomeni di incontinenza urinaria ed altre patologie come il vaginismo.
Nella seconda fase (detta rinforzo), ciò che il paziente ha appreso per rinforzare i suoi muscoli pelvici ed il perineo viene rinforzato attraverso esercizi di allenamento e di mantenimento: attraverso questi esercizi viene rinforzata la tonicità e viene favorito il controllo della muscolatura.
Nella terza fase della fisiochinesiterapia (chiamata automatizzazione) il paziente è in grado di effettuare questi esercizi quasi senza pensarci: il controllo è automatico e quindi il paziente dovrebbe essere in grado di controllare i muscoli pelvici, favorendo un controllo delle erezioni e dell’eiaculazione.
Questa tecnica, oltre ad essere riabilitativa e rieducativa, può essere anche preventiva e viene consigliata a pazienti che soffrono di lievi o precoci disturbi di eiaculazione anticipata, in qualità di prevenzione e di una migliore presa di coscienza dei muscoli perineali, grazie all’allenamento mirato e all’educazione del pavimento pelvico.