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Legame tra prostatite ed eiaculazione precoce

Tra le numerose patologie alla base dell’eiaculazione precoce spicca sicuramente la prostatite.

Essa è caratterizzata dall’infiammazione della ghiandola prostatica, nota comunemente come prostata.

Essa fa parte dell’apparato genitale maschile e ha diverse funzioni quali la difesa dei testicoli, la produzione di sperma ed il ricambio degli spermatozoi più vecchi il cui ciclo vitale è prossimo alla fine.

La protastite induce quindi all’infiammazione della prostata con la limitazione delle comuni funzionalità correlate all’organo.

A causa dei dolori provati, oltre ovviamente alle difficoltà che emergono poi nello svolgimento di comuni attività come l’eiaculazione, diventa a questo punto di tipo precoce, oppure nei casi più gravi, con l’induzione all’impotenza (un fenomeno che si verifica in pochi casi rispetto alla percentuale complessiva, ma ugualmente presente).

Prostatite: forma primaria e secondaria

La patologia della prostatite è da distinguere, grazie ai moderni studi ed alle conoscenze in campo patologico molto accurate, in due diverse tipologie:

  • Una forma primaria definita anche “lifelong”, la cui casuale si riscontra nelle condizioni neurobiologiche e la ridotta produzione e concertazione di serotonina che limitano i riflessi eiaculatori, nell’ambito del controllo autonomo favorendo l’eiaculazione precoce.
  • Una forma secondaria, sempre legata ai dosaggi di serotonina, che insorge però durante il rapporto in base alla sensibilità indotta dalla penetrazione.

E’ quindi molto importante, quando si è affetti da eiaculazione profonda, sottoporsi a screening e controlli vari, col consulto di specialisti, per essere sicuri di non essere affetti in realtà da prostatite, le cui complicanze si estendono oltre la semplice sfera sessuale.

Effettivamente, questo disturbo colpisce spesso uomini con un’età compresa tra i 18 e i 50 anni e si manifesta attraverso sintomi come aumento della temperatura corporea, difficoltà durante la minzione, sensazione di disagio nella vescica e sensazione di freddo generale. Secondo recenti studi, questa condizione è diffusa tra chi soffre di eiaculazione precoce e gli esperti di andrologia più autorevoli concordano su una diretta correlazione dovuta a diversi fattori, tra cui la crescita di batteri nelle vie urinarie a causa di una scarsa igiene durante il giorno da parte di molte persone.

Non a caso fenomeni come la stitichezza possono incidere sul pavimento pelvico connesso al controllo dei muscoli pubici con conseguente alterazione della sensibilità e dell’autocontrollo, o anche disturbi alimentari che per la mancanza di sostanze (o l’eccesso di altre negative)  non fanno lavorare a dovere l’organismo.

E’ importante in questi casi sottoporsi a regimi terapeutici selezionati e curati dagli esperti del settore, per poter uscire dal problema e superarlo in tempi brevi.

Nnon sempre infatti i farmaci possono ottenere degli effetti positivi e spesso la soluzione migliore è quella di ricorrere a tutta una serie di pratiche ed abitudini, sotto consiglio medico, che possono migliorare lo stile di vita e ridurre drasticamente l’insorgenza di patologie di questo genere.

La prostatite è infatti un disturbo diffuso principalmente per il suo grado di sottovaluazione, ma resta ugualmente una patologia relativamente semplice da trattare.

Da qui puoi accedere a un percorso composto da esercizi pratici e teorici per riuscire a controllare meglio le tue eiaculazioni.

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