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Disordini alla concentrazione serotoninergica centrale

Fondamentale neurotrasmettitore responsabile del funzionamento di diversi settori dell’organismo umano e soprattutto di numerose mansioni, tra le quali quella del desiderio sessuale, quella legata all’umore e quella legata al senso di sazietà ed ai cicli circadiani (il ciclo che regola il sonno e la veglia), la serotonina è a tutti gli effetti chiamata “ormone dell’umore”.

Disordini alla concentrazione serotoninergica centrale

Il corretto funzionamento della serotonina è infatti responsabile di diverse funzioni positive nel nostro organismo: attraverso una continua e controllata comunicazione che essa attiva con il cervello umano, la serotonina ha effetti importantissimi sia sulla motilità intestinale – la maggior parte della serotonina si trova, infatti, nell’intestino oltre che nello stomaco – sia sulla risposta del cervello.

Emozioni, sonno, umore, fame, e desiderio sessuale, sono tra i settori del nostro organismo più interessati dal funzionamento della comunicazione serotoninergica: un malfunzionamento o dei disordini alla comunicazione serotoninergica centrale possono essere molto pericolosi perché rendono impossibile la comunicazione dei neurotrasmettitori al cervello e spezzano l’equilibrio di queste mansioni.

A questo proposito, occorre ad esempio ricordare che una bassa concentrazione di serotonina nell’organismo – dovuta, ad esempio, ad una scorretta alimentazione che non prevede l’uso di alimenti che possono contribuire per il suo apporto – può essere responsabile di molteplici problemi e disturbi, uno fra tutti la depressione.

Timore, sensazione di tristezza e stanchezza, alti e bassi dell’umore, sono tutte situazioni che comunemente ognuno di noi, almeno una volta nella propria vita, ha sperimentato.

Incontestabilmente non tutti i disturbi sessuali o le problematiche relative al benessere emotivo sono causati da una mancanza di serotonina nell’organismo, tuttavia è fondamentale tenere in considerazione il suo ruolo e valutare se possa essere ritenuta responsabile o meno di una maggiore restrizione a livello sessuale.

In qualche caso la depressione è dovuta proprio ad una bassa concentrazione di serotonina, che spesso può essere anche responsabile di una maggiore inibizione del sonno e della fame, rendendo impossibile l’equilibrio corporeo che regola il ciclo sonno-veglia, e fame-sazietà.

Ma – cosa ancora più importante – la serotonina è responsabile anche del funzionamento della sfera sessuale.

Diverse ricerche scientifiche hanno infatti verificato come questo neurotrasmettitore sia particolarmente rilevante nel funzionamento corretto dell’erezione, tanto che l’eiaculazione precoce può essere qualche volta risolta anche con l’aiuto di farmaci che interagiscono con la serotonina innalzando i livelli di questo neurotrasmettitore nel nostro organismo e favorendo il corretto ciclo sessuale.

L’eiaculazione precoce è un disturbo sessuale ad oggi molto diffuso: esistono infatti moltissimi uomini che soffrono di questa disfunzione, per motivi che possono essere molto diversi tra loro.

Si parla sostanzialmente di eiaculazione precoce primaria, per indicare le persone che soffrono di questo disturbo sin dalle prime esperienze sessuali; l’eiaculazione precoce è secondaria quando le persone che soffrono di questo disturbo iniziano, dopo una serie di esperienze positive, ad avere problemi di precocità eiaculatoria senza motivazioni apparenti.

È stato verificato che i disordini nella comunicazione serotoninergica centrale sono, molto spesso, importanti dal punto di vista dell’eiaculazione precoce.

Non è un caso che in alcune situazioni, una soluzione all’eiaculazione precoce, sia data dall’assunzione di farmaci che interagiscono con i livelli corporei di serotonina – i cosiddetti serotoninergici o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina – i quali aiutano l’organismo a riacquisire il proprio livello di serotonina ideale.

In questo modo, gli antidepressivi SSRI funzionano in maniera molto interessante sulla ricaptazione della serotonina anche a scopo sessuale, ritardando di gran lunga il processo eiaculatorio.

Si tratta di farmaci il cui scopo primario è quello di fornire un supporto a stati depressivi e stati di ansia, ma che in moltissimi casi possono essere anche un valido sostegno contro l’eiaculazione precoce ed i disturbi sessuali dovuti ai disordini nella concentrazione serotoninergica centrale.

P.S. Se vuoi approfondire il tema di come affrontare l’eiaculazione senza l’uso di farmaci puoi procedere leggendo questo articolo.

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