Infertilità ed eiaculazione precoce vanno di pari passo?
È questa la domanda che sempre più uomini, colpiti da precocità eiaculatoria, si pongono, spesso anche impauriti da un’eventuale risposta positiva.
Sappiamo che l’eiaculazione precoce è un disturbo sempre più comune, sia tra giovani ed adolescenti inesperti ed alle prese con le prime esperienze di tipo sessuale, sia tra persone mature e sessualmente esperte: questo disturbo sessuale maschile spesso confonde chi ne soffre, alterando la percezione reale di questo problema e spingendole a credere che, oltre ad essere irreversibile, possa anche diventare causa diretta di problematiche ad esso afferenti.
In realtà l’eiaculazione precoce non determina infertilità: non è infatti questo disturbo sessuale a caratterizzare l’infertilità nell’uomo, che invece può essere causato da altre problematiche fisiologiche ed organiche molto diverse e che nulla hanno a che vedere con la precocità eiaculatoria.
Eiaculazione precoce (dal latino eiaculatio precox) significa difficoltà ed incapacità dell’uomo di mantenere un rapporto sessuale della durata ordinaria o normale: nei casi più gravi di precocità eiaculatoria – come suggerisce la dottoressa Helen Kaplan, che ha una vasta e dimostrabile esperienza su questo tema così controverso – l’eiaculazione avviene addirittura ante portam, prima ancora della penetrazione.
Sebbene molto spesso siano fattori psicologici a dare vita alle forme di precocità eiaculatoria (e ci riferiamo in particolar modo all’ansia da prestazione, imputata per moltissimi casi di eiaculazione precoce) questo disturbo può essere determinato anche da anomalie anatomiche (come fimosi, frenulo corto) o cause di natura organica (come l’ipersensibilità al glande) le quali possono in qualche modo essere legate ad altre patologie in grado di influenzare la fertilità maschile.
Tuttavia, l’eiaculazione precoce non è la causa diretta dell’infertilità, sebbene possa accadere – e le statistiche lo confermano ampiamente – che i due problemi si presentino in contemporanea: un uomo che soffre di eiaculazione precoce potrebbe essere un uomo che ha problemi di infertilità, e viceversa.
Le spiegazioni sono del tutto inspiegabili, ma non implicano una correlazione diretta: nonostante sia più comune nei maschi, ci sono diversi casi in cui il problema di sterilità e precoce eiaculazione si presentano contemporaneamente, causando preoccupazione e ansia all’individuo coinvolto. Tuttavia, anche coloro che soffrono di eiaculazione precoce – come dimostrato dalle statistiche – possono avere la possibilità di procreare figli, soprattutto quando le radici del disturbo sono di natura psicologica piuttosto che fisica.
Pensiamo ad esempio alle situazioni in cui il coito interrotto determina, alla lunga, situazioni di precocità eiaculatoria.
In conclusione, sebbene tra eiaculazione precoce ed infertilità non vi siano connessioni, è bene indagare qualora l’uno o l’altro disturbo si presentino e qualora questi due disturbi si presentino in contemporanea: molto spesso, infatti, l’ansia da prestazione, il timore dell’insuccesso oppure la paura di non essere all’altezza o di essere giudicati come impotenti giocano dei bruttissimi scherzi e determinano un blocco psicologico difficile da estirpare se non con l’aiuto di un esperto, come un sessuologo o uno psicoterapeuta.
Lo stesso vale quando le cause dell’eiaculazione precoce sono organiche: bisogna sempre ricordare che chi comincia è a metà dell’opera, e trovare il coraggio di affrontare i propri problemi fisici e psicologici è già un grande passo in avanti per la loro risoluzione.
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